Il genocidio continua Senza scampo Quanti “uccisi” oggi? Quanti bambini? Quante donne? Quanti senza nome? E’ la domanda che rimbomba Nelle case piene d’impotenza Ma il “numero” cresce E racconta il disumano La ferocia l’orrore il dolore E il cimitero si allarga cresce E divora la terra intrisa di sangue In tutta “la striscia” si allarga La disperazione e l’abbandono Ma il mondo non sente E non a tutti/e tocca in sorte la croce Il nome il ricordo … Le parole sono state rubate Nascondono il senso e il significato Nell’ora del tramonto Tra gli uccidenti si festeggia Tra luminarie sciatori crociere e champagne E nell’anno più caldo di sempre Trionfa la guerra agli umani e alla terra Trionfa il niente Come aveva predetto un filosofo maledetto Resta solo un grido di rivolta CESSATE IL FUOCO! ASSASSINI!
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