Corona del carognavirus: IL MORBO INFURIA di Maria Beatrice Di Castri

 

Il morbo infuria, ma qui non par traccia,

anzi un bel sole illumina la strada

e si vorrebbe metter fuor la faccia,

ma v’è l’insidia: a chiunque se ‘n vada,

 

i pubblici ufficiali dan la caccia:

e forse –  orrore! – ognun di noi la spada

del contagio brandisce, e poi lo spaccia

a chi ha corazza d’anticorpi rada.

 

Se a Bergamo la falce non dà pace

e ai nosocomi aumenta la gravezza,

qui un po’ straniti stiamo asserragliati

 

temendo il Gran Nemico pertinace

come Giovanni Drogo alla fortezza,

sospirando da lungi i nostri prati.

 

 

 

 

 

 

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